FASE 1: Race, milieu, moment : il contesto organico
Sesta tappa: Piemonte, Torino, 239 m .s.l.m.
Avevo letto articoli interessanti a proposito di alcune tecniche sperimentali di coltivazione sui tetti dei grattacieli di New York. Grazie a internet ho cercato di capire se, anche in Italia, qualcuno stesse sperimentando le medesime tecniche. E' così che sono entrato in contatto con Gaetano, fisico elettronico in pensione, che, nel corso degli ultimi undici anni e in anticipo sui tempi rispetto ad analoghe realizzazioni in Italia e all'estero, ha trasformato il tetto della sua casa nel centro di Torino in un giardino pensile di grande fascino. Grazie a un ingegnoso sistema di terrazzamenti, nel quale ogni centimetro quadrato è sfruttato al massimo, Gaetano è riuscito a far prosperare alberi ad alto fusto, un incredibile numero di fiori, arbusti e piante ornamentali, e infine diversi alberi da frutto e un orto rigogliosissimo che, nell'insieme, producono ogni anno oltre tre quintali di frutta e ortaggi. Dall'appartamento al sesto piano di Gaetano si accede al terrazzo grazie a un comodo ascensore, la sensazione che si prova, quando si arriva la prima volta nel suo "giardino", è di piacevole spaesamento: il fresco dell'ombra dei salici, il profumo delle rose e dei gigli, la luce che filtra dai pergolati di vite e lamponi non sembrano reali, soprattutto se ci si sporge dalla ringhiera in ferro che corre lungo il terrazzo e si osserva la vita che continua a scorrere frenetica sulle strade di Torino. Sul terrazzo di Gaetano la vita rallenta e assume un altro ritmo: quello della campagna e della natura. Ultimamente il suo esperimento ha suscitato grande attenzione sia a livello mediatico che scientifico, l'augurio è che, in futuro, il suo esempio venga seguito da molti altri.
Per approfondire l'esperimento di Gaetano:
Il giardino di Gaetano Bruno raccontato da Geo&Geo - Raitre - 19 Aprile 2011
"Nord e Sud si incontrano sul giardino pensile di Gaetano Bruno" raccontato da TG2 Storie - Raidue - 19 giugno 2011
Relazione di Giovanni Rodriguez (formato pdf 125 kb)
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