A.T.O. (All things organic)
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A.T.O. (All Things Organic) is an art project structured as a sort of science experiment "botanical socio-relational". The work is divided into three steps: STEP 1: race, milieu, moment: the organic context; STEP 2: a work of art as a living organism; STEP 3: All Things Organic.
The project title refers to the positivist theory of the milieu proposed by H.Taine, who argued that race, milieu and moment were the objective parameters by which to analyze the artist's work. The work of art would then be understood as a kind of living organism and could be explained by its organic context.1
L'installazione A.T.O. è molte cose insieme: un esperimento scientifico di "botanica socio-relazionale" condotto
nell'Orto botanico dell'Università di Ferrara; il resoconto di un lungo viaggio attraverso l'Italia; il tentativo,
riuscito, di coinvolgere in un progetto artistico un gruppo di persone estremamente lontano dal mondo dell'arte
contemporanea.
L'intero progetto è stato strutturato in tre fasi: la prima, Race, milieu, moment: il contesto organico, è consistita in
un viaggio dalla Sicilia alla Valle d'Aosta nel corso del quale ho incontrato e conosciuto sette agricoltori che sono
stati invitati a partecipare all'esperimento donando un sacco di terra dei loro campi. Nella seconda fase, L'opera
d'arte come organismo vivente, i campioni raccolti sono stati collocati in un luogo specifico dell'Orto Botanico di
Ferrara al fine di documentare, nel corso dei mesi, le germinazioni sulla superficie di ogni sacco; in questo modo
si sono potuti osservare i processi organici generati dalla terra ricollocata in un contesto biologico, climatico e
"sociale" molto diverso rispetto a quello di appartenenza e le influenze che il nuovo habitat ha avuto sulla terra
stessa. La terza e ultima fase del progetto, All things organic, ha visto l'allestimento dell'opera e la presentazione
dei risultati dell'esperimento presso la Sala Mostre di Palazzo Turchi di Bagno.
approfondimento opera A.T.O.: .
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