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Nel video Neighbors Machine lo spazio architettonico della metropoli contemporanea viene reinventato e rimodulato attraverso un cortocircuito visivo che cambia le prospettive comuni di osservazione. Sullo schermo i palazzi si muovono e s'incastrano come in un gioco; non esiste nessuna regola, solo il caso ne determina i movimenti e le giustapposizioni. Le infinite finestre che si aprono su grandi superfici piatte appaiono come il fitto intreccio di gigantesche strutture alveolari, mentre il freddo meccano delle linee architettoniche viene talvolta spezzato dall'apparizione di ignare comparse, colte nella loro quotidianità. Il passaggio dall'interno all'esterno dello spazio abitativo (cella/alveare) rappresenta il momento privilegiato, per quanto casuale, nel quale le vite delle persone si incrociano, anche solo per un attimo, per poi rimescolarsi nel vortice frenetico della vita metropolitana.
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| Neighbors Machine, 2013, video still |
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Neighbors machine from Matteo Mezzadri on Vimeo. | |||||||||